La Libertà con il GreenPass, può passare dall’Analogico al Digitale?

Antonio Prigiobbo
4 min readFeb 4, 2022

È la prima volta che la libertà dei cittadini di muoversi, viaggiare, lavorare o trascorrere il tempo libero, passa per un sistema unicamente digitale

Premessa: Non so se l’ha già trattato qualcuno in questo modo, o mi sono perso io questa riflessione, in ambiti diversi, sul tema. Ma nonostante siano passati 2 anni dalla pandemia, mesi e mesi dall’adozione in Italia del GreenPass, e di recente l’adozione del GreenPass Europeo, si apre uno scenario nel mondo digitale che impatta le nostre vite come non mai [altro che metaverso ecc.]

Prima Volta Digitale

Per la prima volta la libertà e la possibilità di movimento, di viaggiare, di lavorare e come trascorrere il nostro tempo professionale o libero, passa per un visto digitale: il GreenPass.

Questa non è una considerazione da poco, sia perché il GreenPass permette l’accesso a luoghi e spostamenti nella stessa nostra città, come anche in altri Paesi. Con le differenze che il GP dice chi siamo e come stiamo e, non avendo la nostra foto, va esibito con la carta di identità (anche quella, valida per viaggiare sempre in Europa).

È vero che il GreenPass, nasce e viene adottato per la crisi pandemica in corso, ma credo che servi supportare un servizio sperimentale anche con qualche operatore analogico (ovviamente ben dimensionato e efficace. Poi magari ad avviare la revisione della Carta Costituzionale, che non prevedeva questi periodi.

Paradossalmente il GreenPass contiene meglio i nostri dati e lo autoproduci, quando tutto va liscio. Ma sarebbe il caso di mettere in soffitta il nostro Passaporto in soffitta?!

Il Passaporto lo buttiamo?

Sembra anni e anni fa quando, prima per viaggiare si usava il Passaporto Cartaceo, poi quello con il chip (per l’altro mai visto usare tanto) e neppure è stato tanto compreso*…

[*Una volta quando l’ho fatto in Questura un impiegato disse “non Premete troppo sul sensore [lettore dell’impronta digitale] che altrimenti, non entrano tutte le informazioni nel chip.” Ovviamente, gli avevano detto di non far schiacciare troppo che l’impronta poi è parziale…]

Il Digitale Liscio

Sì è vero, non tutto quello che è digitale è sempre meglio. Funziona se il processo è fatto bene e mantenuto bene, quello fa la qualità. Ieri mi sono ritrovato in una situazione paradossale e per fortuna non ha compromesso nessuna attività necessaria o urgente, anche se privarsi dell’arte a mio parere è un crimine maggiore rispetto a privarsi della routine professionale, lavorativa o produttiva.

Provo a riassumervi cosa è accaduto con la sinteticità di un tweet (mio)

All’improvviso mi sono ritrovato scoperto da Green Pass, non avevo per fortuna viaggi in corso o da fare a volo, come mi capita. O cene di lavoro o incontri in aree di lavoro.

Ho provato a capirci di più e risolvere lì per lì quello che per me era un evidente bug, ma che la responsabile agli accessi, ovviamente non comprendeva… ed è sembrato strano.

Ho cercato quale fosse il problema: bug o crash di sistemi. mi sono letto un po’ di news tra smartphone e portatile (che avevo con me), perché non era più valido il mio green pass al terzo vaccino e senza aver preso il covid? Era saltata la filiera di vaccinazione (problema con dosi o altro) o cera un hackeraggio in corso? Sapevo di essere stato vaccinato 3 volte ma, non risultava nulla!

Da qui l’idea di presentare regolare denuncia a un comando dei carabinieri, che dopo qualche dubbio e domanda, hanno accolto la mia denuncia

Anche perché se avessi avuto un rapporto di lavoro che mi chiedeva di partire, non avrei avuto nessuno traccia, in ogni sua forma (digitale o cartacea), che testimoniasse l’avaria e la difficoltà di muovermi con facilità.

Ho provato decine e decine di volte sulla piattaforma del governo https://www.dgc.gov.it/web/ con l’ultimo auth code del terzo vaccino, con l’authcode del tampone successivo al terzo vaccino (dicembre)… Niente, la piattaforma non ha funzionato neppure generando un nuovo authcode.

Avevo ancora nelle orecchie la vocina della gentile carabiniera che mi ha detto più volte prima di fare la denuncia: ha provato in farmacia!? Ma ha provato in farmacia? E io puntualmente gli ho risposto: “ma le farmacie accedono a un unico DB… è inutile!!!”.

Anche andando contro ogni logica informatica e sempre pronto a togliere gli zero virgola di probabilità e aperto a volta a cose che non si capiscono per qualche motivo, sono passato in farmacia… e li senza authcode ma leggendo solo la tessera sanitaria… è uscito una nuova versione di GreenPass che l’app Immuni non ha aggiornato in automatico [chissà poi perchè]

Conclusioni Soluzioni Buoni Propositi

Ancora adesso non trovo il modo per rimettere su App Immuni il Codice Visivo del mio Terzo Vaccino. Visto che stiamo sperimentando questo nuovo strumento, non sarebbe il caso da parte del Governo mettere su un help center un numero verde per i problemi del GreenPass!?

Mettere insieme a un pass digitale un operatore di riserva analogico tramite app per evitare che si chiami per la qualunque?

Basterebbe guardare a come funzionano le big tech Apple oAmazon che con le loro app e piattaforme: se sei un utente registrato, un operatore ti chiama in pochi secondi per darti assistenza. Questo sì che potrebbe essere uno Stato innovatore, copiare il buon da tutti e darlo ai cittadini.

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Antonio Prigiobbo

Designer, Author and Innovation Hunter. Civic Hacker and Social Investor. I 💙 #StartUp, #Napoli e il #Sud! #TransMedia Storyteller Design Thinking @NAStartUp